Il Madagascar è la più estesa isola dell’Africa; si trova nell’Oceano Indiano al largo delle coste del Mozambico. L’isola è pianeggiante soprattutto lungo le coste occidentali, l’economia è piuttosto arretrata e fa del Madagascar uno dei Paesi più poveri del Mondo.
La Comunità di Sorelle Carmelitane Scalze di Antananarivo è composta da 18 monache, 16 malgasce e 2 italiane – tra cui Sr. Maria Paola dell’Eucaresti a di Breganze – che si dedicano alla preghiera, al lavoro e al silenzio. Per la loro sussistenza confezionano e ricamano paramenti liturgici e si dedicano alla produzione di particole che confezionano e distribuiscono in quasi tutte le diocesi del Madagascar. Nella loro attività di produzione di ostie e paramenti liturgici coinvolgono persone e famiglie del luogo, contribuendo così al loro sostentamento, attraverso la creazione di una microeconomia locale. Colti vano anche un piccolo appezzamento di terreno, da cui ricavano quel che serve alla loro alimentazione.
Interventi finora effettuati
Negli ulti mi anni sono stati effettuati interventi economicamente rilevanti, e precisamente:
1) Acquisto di un macchinario professionale per la produzione di particole
2) Acquisto di una ricamatrice professionale per realizzare i ricami sui paramenti liturgici che le suore confezionano
A questi progetti hanno contribuito alcune associazioni di volontariato di Breganze, l’unità pastorale di Breganze-Maragnole, l’ufficio diocesano per la pastorale missionaria, privati cittadini, banche.
Nuovo progetto solidale: impianto solare per l’alimentazione dei macchinari esistenti
La distribuzione di energia elettrica in Madagascar è estremamente critica: frequenti interruzioni di corrente e non per pochi minuti ma per giorni interi. Reti che, quando funzionano, sono perennemente sovraccariche, con cali di tensione che danneggiano o bruciano i motori elettrici. Anche l’utilizzo di stabilizzatori è poco efficace, tanto che recentemente uno di questi ha preso fuoco, con seri rischi che l’incendio si propagasse mettendo in pericolo grave le persone. Tutto ciò rallenta il lavoro, mettendo in pericolo l’efficacia di questa micro-attività economica che le suore sono riuscite ad avviare in favore delle persone svantaggiate e bisognose.
La soluzione tecnica individuata
Un impianto fotovoltaico della potenza di 27 KW, capace di produrre da 100 a 150 KWH al giorno completo di batterie d’accumulo e inverter, sufficiente per il fabbisogno del convento e delle macchine usate per le attività.
Quando manca il sole per il cattivo tempo o c’è un consumo alto di corrente è previsto l’avviamento di un caricabatterie appositamente costruito e in grado di funzionare anche con la cattiva qualità della corrente fornita da JIRAMA (l’ENEL locale).
Nel caso mancassero sia il sole che la corrente è predisposta l’aggiunta di un gruppo elettrogeno, che però sarà acquistato solo in seguito e se riusciremo a raccogliere sufficienti fondi con questa campagna.
La soluzione esposta permette di:
1) preservare da danni e garantire il funzionamento alle macchine che già abbiamo finanziato e spedito
2) consentire il regolare svolgimento del lavoro che è l’unica fonte di sostentamento di queste suore (Le Sorelle Carmelitane Scalze di Antanarivo non hanno alle spalle una congregazione che le supporti finanziariamente), oltre a garantire un lavoro alle persone bisognose coinvolte dalle suore in questa attività
Questo impianto del valore di 110.000 eu viene finanziato nel seguente modo:
a) 36% pari a 40.000 € con fondi propri delle suore, frutto di anni di lavoro
b) 28% pari a 30.000 € dal Grc Solidarietà e Percorsi solidali di Breganze
c) 36% pari a 40.000 € importo che ci siamo impegnati a raccogliere con questa campagna